Diario del Viaggio con Galleria Immagini.
Mercoledì, 6 Luglio 2011
Partenza ore 9,00, attraversiamo il confine Serbo e Bulgaro senza alcuna difficoltà. La strada sale progressivamente ma inesorabile per diverse decine di chilometri, avvicinandoci a SOFIA. Entriamo nell’anello che circonda la città: siamo esausti per il traffico intenso e caotico di auto e camion, non riusciamo a trovare l’uscita per PLOVDIV. Ci fermiamo a un bivio, ci sono due strade: una è un raccordo per entrare in autostrada (i cartelli indicano divieto di transito per biciclette, trattori, motocicli e persone), l’altra non sappiamo dove ci porterà. Un poliziotto dirige il traffico a un grande incrocio, decidiamo di chiedere informazioni. Parla solo bulgaro ma a gesti ci dice che la strada non è buona, troppo erta con tanti camion, pertanto dobbiamo per forza entrare nel raccordo e quindi in autostrada. Facciamo presente che c’è il divieto per i ciclisti, ma lui insiste: “no problem”. Perplessi, vedi l’esperienza di Gorizia, con prudenza affrontiamo il raccordo ed entriamo in autostrada, convinti che sentiremo suonare molti clacson ma non sarà così. Proseguiamo per l’autostrada per circa 10 chilometri su un asfalto pessimo quando ci dobbiamo fermare a un incrocio regolato da semaforo e ci chiediamo: non abbiamo mai visto in Italia autostrade con incroci semaforici ma tant’è.
Scorgiamo dalla parte opposta a noi un Hotel con piscina, decidiamo che fa per noi. Attraversiamo l’autostrada regolarmene sulle strisce pedonali con il segnale “verde” e ci portiamo all’Hotel, dove passeremo la notte.
Oggi abbiamo percorso 100 chilometri, molto caldo.